top of page

Le tipologie e le origini del pizzo

  • Immagine del redattore: Chiara
    Chiara
  • 14 set
  • Tempo di lettura: 2 min

Il pizzo è un tessuto ornamentale caratterizzato da motivi traforati e intrecciati, realizzati con grande maestria artigianale. Nasce come elemento di lusso, simbolo di prestigio e raffinatezza, ed è oggi ampiamente utilizzato nella moda, nell’arredamento e nell’artigianato. La sua storia affonda le radici nel Rinascimento europeo, periodo in cui le corti nobiliari iniziarono ad apprezzarne la bellezza e la delicatezza.

Corso di cucito moderno
Studio Moda 49 Corso di cucito

Origini del pizzo



Il pizzo si sviluppa in Europa tra il XV e il XVI secolo, principalmente in Italia e nelle Fiandre.


  • Italia: Venezia e Milano furono tra i primi centri di produzione. A Venezia nacque il celebre merletto veneziano, finemente lavorato ad ago, che divenne presto richiesto in tutta Europa.

  • Fiandre (oggi Belgio): le città di Bruges e Bruxelles acquisirono fama mondiale per i pizzi a fuselli, noti per i disegni ricchi e complessi.

  • Francia: nel XVII secolo, sotto il regno di Luigi XIV, la produzione si consolidò con il famoso pizzo di Alençon, tanto raffinato da essere soprannominato “la regina dei merletti”.


Il pizzo divenne così simbolo di status sociale: ornava colletti, polsini, veli e abiti delle élite europee, prima di diffondersi anche tra le classi meno abbienti grazie alla produzione industriale dell’Ottocento.


Tipologie principali di pizzo

Nel tempo, sono nate diverse tecniche e stili, ognuno con caratteristiche peculiari:


  1. Pizzo ad ago (needle lace)

    Realizzato con ago e filo, è tra le tecniche più antiche. Richiede estrema pazienza e precisione. Esempi celebri: merletto veneziano e pizzo di Alençon.

  2. Pizzo a fuselli (bobbin lace)

    Si ottiene intrecciando fili avvolti su piccoli fusi di legno. È tipico delle Fiandre, ma diffuso anche in Italia (es. pizzo di Cantù in Lombardia).

  3. Pizzo all’uncinetto

    Tecnica più recente e popolare, basata sull’uso dell’uncinetto. Diffusa soprattutto nelle tradizioni artigianali del Sud Italia.

  4. Pizzo meccanico

    Nato con la rivoluzione industriale, permette la produzione su larga scala. Sebbene meno pregiato del pizzo artigianale, ha reso accessibile questo tessuto a un pubblico più ampio.

  5. Pizzo macramè

    Realizzato con nodi decorativi, senza l’uso di ago o fuselli. Di origine orientale, si è diffuso in Europa attraverso le rotte commerciali.

Cartamodello gonna e top la favorita
Cartamodello Gonna e Top La Favorita

l pizzo oggi


Oggi il pizzo è un tessuto universale, capace di evocare eleganza, sensualità e tradizione. Viene utilizzato in:


  • Moda: abiti da sposa, lingerie, haute couture.

  • Arredo: tovaglie, tende, centrini.

  • Arte e artigianato: applicazioni decorative e creazioni su misura.


Pur con l’avvento della produzione industriale, molte località italiane ed europee custodiscono ancora la tradizione del pizzo artigianale, valorizzata da scuole e musei che ne tramandano la storia.


E per chi desidera trasformare la magia del pizzo in creazioni uniche, qui sotto troverai il link al nostro canale YouTube con un video esclusivo su come realizzare un top e una gonna in pizzo.


Come realizzare top e gonna in pizzo Studio mOda 49
Youtube Studio Moda 49

 
 
 

Commenti


bottom of page